PILLOLE DI MUSICA 🎶: MA LA NOTTE, LA FESTA E’ FINITA
Come l’avvicendarsi delle stagioni, il Festival di Sanremo, immancabilmente, torna ogni anno alle prime fredde serate di febbraio, e con esso le solite polemiche e critiche. I riflettori sono, da sempre, puntati su ciò che circonda il palco dell’Ariston, lasciando in penombra la vera protagonista, la musica.
In fondo, il palcoscenico dell’Ariston è sempre stato una passerella di estrosità, puro esibizionismo. Ricordate il lontano 1961, quando Adriano Celentano cantò la prima parte della sua “24 mila baci” dando le spalle al pubblico? Oppure Anna Oxa, che interpretò “Un’emozione da poco” in un look androgino, con capelli cortissimi, trucco punk e completo scuro da uomo, affrontando la questione di genere in tempi non sospetti? O ancora la ribelle Loredana Bertè che, nel 1986, si presentò sul palco con un finto pancione per cantare “Re”? Per non parlare di Achille Lauro, che ha monopolizzato i talk show con i suoi costumi di scena, o la “crisi” da ragazzo viziato di ieri sera di Blanco.
Tanti gli artisti che hanno calcato le scene dell’Ariston per trasformare il palcoscenico in una passerella e, spesso, per lanciare un monito.
Tra questi, Rino Gaetano, che, nel 1978, si presentò sul palco con un cilindro, un frac e un papillon bianco e, come un ossimoro, mentre imitava un pinguino divertito, schiaffeggiava i politici del tempo cantando la famosa “Gianna”… Ma chi è Gianna?
Gianna è ogni essere umano che sotterra i propri ideali in nome dei piaceri della vita. E’ chi, per una manciata di voti, promette sapendo di non poter mantenere, chi predilige il proprio esclusivo interesse in danno dell’interesse della collettività. Il tutto in perfetto equilibrio tra ipocrisia e perbenismo. E’ chi, di giorno, indossa una maschera, ma la notte, complice il buio, “la festa è finita, evviva la vita: la gente si sveste, comincia un mondo, un mondo diverso”.
Alessandra Fusco
Anna Oxa e Rino Gaetano al Festival di Sanremo nel 1978
