PILLOLE DI MUSICA di Alessandra Fusco

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PILLOLE DI MUSICA 🎶: LA NOTTE E L’INFINITO
Immaginate una notte stellata. Il silenzio intorno, infranto soltanto dal proprio respiro, e da qualche suono della natura. Il vento che accarezza i fili d’erba. E voi, soli con voi stessi.
Chiudete gli occhi ed ascoltate le note del brano che oggi vi proponiamo: il Notturno in mi bemolle maggiore, op. 9 n. 2, del compositore polacco Fryderyk Chopin, nella settimana che celebra la sua nascita.
Ascoltando questo brano, si viene, immediatamente, catapultati in un’altra dimensione: il morbido appoggio delle note basse sembra cadenzare il ritmo del respiro e la melodia nostalgica rincorre il pensiero che, libero, vagheggia nella mente.
In effetti, dobbiamo considerare che Chopin è un Romantico e, come per tutti i Romantici, la notte rappresenta il momento di massimo confronto tra l’uomo e l’infinito. La notte, o meglio le tenebre non devono essere percepite come negazione della luce e del giorno, ma come l’inevitabile alternarsi della luce e del buio che consente all’uomo di percepire sensazioni prima precluse e di aspirare ad ascoltare il silenzio, il bene più prezioso.
Un silenzio, quello di Chopin, che non si materializza nell’assenza del suono, ma che è nel suono stesso, come le cose che possono essere intraviste o immaginate quando sono avvolte dalle tenebre, quando, cioè, l’uomo non è distratto dalle superficialità della quotidianità, quando l’uomo comincia a parlare con l’infinito… perché l’uomo “da ovunque inizi a cercare finisce sempre là, davanti allo specchio sempre vuoto e sempre pieno dell’immenso” (Michelangelo Tocci).
Di seguito, il Notturno Op. 9 n.2 di Chopin, magistralmente eseguito dal M° Maurizio Pollini: https://www.youtube.com/watch?v=S8YhDR2fOUg

L’immagine ritrae la celebre “Notte stellata” di Van Gogh, dipinta nel 1889 dalla stanza dell’ospedale psichiatrico di Saint-Rémy, dove il pittore dimorava.