Torna la rubrica mensile ‘El Diez’ di Fischio d’Inizio; protagonista del mese di Luglio è Zinédine Zidane, uno tra gli allenatori più stimati del calcio moderno. Il suo stile, pulito e spettacolare, fa gola a tutte le squadre più importanti d’Europa e del mondo. Stile che affonda le proprie radici nei tempi in cui Zizou era protagonista sul campo. Il centrocampista francese, cresciuto nel Cannes, si afferma nel Bordeaux, per poi trovare la gloria definitiva negli anni di Juventus e Real Madrid. Al termine della stagione 2005-2006 annuncia il suo ritiro dal calcio giocato.
Con la nazionale francese ha partecipato a tre campionati del mondo e a tre campionati d’Europa, vincendo da protagonista il Mondiale 1998 e l’Europeo 2000. In nazionale ha totalizzato 108 presenze e 31 reti e si è reso protagonista anche di episodi curiosi, come la celebre testata a Materazzi.
Zidane era un trequartista in grado di coniugare potenza fisica e doti tecniche. Per questo venne accostato a Platini ed altri celebri connazionali. Pur non essendo molto veloce, aveva una buona accelerazione palla al piede. Abile nel dettare i tempi della squadra e nel fornire assist per i compagni, era inoltre dotato di fantasia, senso della posizione e una grande visione di gioco. Dotato di un’eleganza innata, eccelleva anche nel controllo di palla e nel dribbling (spesso effettuato con il gesto della veronica). Si faceva anche apprezzare nel gioco senza palla per le sue doti di corsa, lo spirito di sacrificio e l’attenzione alla fase difensiva
Da allenatore del Real Madrid, ha vinto tre UEFA Champions League, due campionati spagnoli, due Supercoppe UEFA, due Supercoppe di Spagna e due Coppe del mondo per club. Zidane è stato il primo tecnico francese vincitore della Champions League. È, con Fabio Capello e Marcello Lippi, l’unico allenatore ad aver raggiunto tre finali consecutive della Champions League, ma l’unico ad averle vinte tutte, diventando così il primo allenatore a vincere tre edizioni consecutive della massima competizione europea per club.