Giochiamo un po’ con le parole. Il mese di Ottobre ha un verbo come protagonista: DRIBBLARE. Deriva dal lessico inglese (to dribble), e letteralmente vuol dire ‘gocciolare’, da interpretare come: ‘svolgere qualcosa a piccoli passi ’. Nella lingua italiana viene usato in senso metaforico per indicare qualcuno che evita abilmente una domanda o una situazione spiacevole. Nel calcio, più o meno, il significato è simile: dribblare, vuol dire superare un avversario mantenendo il possesso di palla. Solitamente è usato il sostantivo ‘dribbling’ per descrivere situazioni in cui l’atleta scarta il proprio avversario con astuzia e maestria. Nel calcio moderno se ne vedono molti di dribbling, considerati tecniche di base da imparare già da giovanissimi. Due maestri dell’arte del dribblare erano Ribery e Robben, che con il Bayern Monaco facevano uscire pazze le difese delle squadre avversarie, per via della loro caratteristica di saltare e scartare i giocatori come se fossero birilli. Un piacere per gli occhi.
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