CONTROPIEDE

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La rubrica ‘In Gergo’ di Settembre posa la lente d’ingrandimento sulla parola contropiede. Deriva dal francese contre-pied, e nella lingua italiana si usa per descrivere il momento in cui qualcuno viene colto alla sprovvista, sorpreso in un momento infelice o critico. Bene o male, il significato sportivo del termine è simile:

  • Nel tennis indica un colpo che indirizza la palla da tutt’altra parte rispetto a dove sta l’avversario
  • Nel calcio indica una ripartenza effettuata quando la squadra avversaria è sfibrata e la difesa non è schierata. Generalmente avviene dopo un corner o un calcio di punizione.

Il calcio moderno vive di ripartenze, quasi mai l’azione viene costruita con ordine, soprattutto nelle partite a ritmi veloci. Ma alla parola contropiede vogliamo abbinare quello di Raul Meireles fatto contro il Benfica nel 2012.  Stavano giocando un match di Champions League, quando Meireles si inventò un contropiede da centrocampo, saltando secco l’unico giocatore su di lui, e trovando un gol micidiale da fuori area. Una vera gioia per gli occhi.