PILLOLA DI MITOLOGIA….. ANZI DI CRISTIANITÀ
Davide e Golia
Oggi, cedo volentieri il posto ad una delle narrazioni di Samuele più conosciute della Bibbia perché, se è vero che le divinità dell’ Antica Grecia abitavano l’ Olimpo, i nostri abitano il Regno dei Cieli…. E sempre di divinità si tratta!!!!
Intorno all’ anno 1000A.C., durante la guerra dei Filistei contro il popolo d’ Israele, il gigante Golia, rozzo e beffardo Filisteo alto tre metri ed armato di tutto punto, sfidava l’ esercito del re Saul a gare di forza e maestria militare, al fine di decidere le sorti della guerra.
Nessuno osava accettare tra gli Israeliti, fin quando Davide, un giovane ed umile pastorello ancora troppo giovane per andare in guerra raccolse il guanto di sfida di quel tracotante che si beffeggiava di Dio.
Davide, quindi, si offrì di combattere e, per convincere re Saul del proprio valore, gli racconto’ di quando, grazie alla protezione e all’ aiuto di Dio, uccideva leoni e orsi durante il pascolo: Dio lo avrebbe protetto e salvato anche da Golia.
E così, rifiutate le armi tipiche della battaglia, si equipaggio’ di una fionda e 5 pietre di fiume e scese in campo per affrontare il Gigante spavaldo e pronto ad una vittoria veloce; il pastorello tiro’ fuori dalla sua bisaccia un sasso, lo scaglio’ contro la fronte di Golia che stramazzo’ al suolo e che fu prontamente decapitato con la sua stessa spada.
È la storia che, più di ogni altra, simboleggia la vittoria del coraggio sulla forza, della fede sulla brutalità.
Michelangelo Buonarroti (ovviamente non è stato l’ unico) l’ ha interpretata realizzando la celeberrima e colossale statua marmorea considerata capolavoro della scultura mondiale.
Il monumentale David, immortalato nella vibrante attesa che precede lo scontro con il gigante Golia, è considerato l’ emblema del Rinascimento, simbolo della repubblica fiorentina vigile e vittoriosa contro la povertà intellettuale e l’ ignoranza dei suoi nemici.
È un’ esaltazione di bellezza e virilità: è considerata l’ opera scultorea più bella mai creata dall’ uomo, soprattutto se si considera che la qualità del marmo utilizzato, non era ottimale e che limitava parecchio la possibilità di una buona resa.
Era un blocco di marmo con numerose fenditure e fori, troppo lungo, stretto ed insufficiente per un pieno sviluppo anatomico della figura.
Nonostante le difficili premesse, Michelangelo, avido del prestigio che gli avrebbe garantito il lavoro, in tre anni circa diede vita all’opera che “….veramente ha tolto il grido a tutte le statue moderne et antiche, o greche o latine che elle si fossero….” (G. Vasari)
Le forme virili e possenti dell’anaromia del nudo, rappresentano l’espressione ideale del Rinascimento, la sua realizzazione fisica simboleggia un insieme di valori filosofici ed estetici che convogliano verso un fine nobile e deciso: l’ eroe che lotta per la libertà.
E, nonostante tutto, in uno STATO dove esistono contraddizioni umane / legali / culturali /sociali ridicole e beffarde, una preside viene licenziata perche nella sua scuola si è tenuta “una lezione pornografica” in una classe di studenti undicenni ai quali, forse, si voleva solo insegnare la grandezza e la forza dell’ arte.
…. Meno male che le armi in classe si possono ancora portare, così nessuno è a rischio licenziamento …..
Daniela Venditti