IL CUORE DELLE DONNE
Nata in una famiglia ricca e privilegiata nel 1890, Agatha aveva dimostrato fin da piccola un notevole talento per la scrittura. Sposò Archie Christie, un audace pilota, nel 1914. Insieme, superarono le tempeste della prima guerra mondiale e diedero il benvenuto alla loro figlia nel 1919. Quando il suo matrimonio iniziò a sgretolarsi, Agatha si era già affermata come autrice di successo con cinque acclamati romanzi polizieschi.
La vita di Agatha Christie prese una svolta drammatica nel 1926. All’età di trentacinque anni, sprofondò nella disperazione per la perdita della madre e il tradimento del marito, Archie, che la lasciò per un’altra donna. Questo doppio colpo la fece sprofondare in una profonda depressione, lasciandola completamente persa e disillusa. L’unico conforto che trovò fu nell’amore della figlia di sette anni, Rosalind.
Mentre emergeva lentamente dalle ombre del suo matrimonio fallito, Agatha si dedicò alla scrittura come fonte di conforto e fuga. Un viaggio sull’Orient Express le offrì una breve tregua, ma fu uno scavo archeologico in Iraq nel 1930 a trasformarle davvero la vita. Lì incontrò Max Mallowan, un giovane archeologo, e la loro storia d’amore sbocciò. Si sposarono più tardi quell’anno e intrapresero una relazione lunga una vita, piena di amore, avventure e compagnia intellettuale.
Il 1926, un anno di immenso dolore e incertezza, segnò una svolta nella vita di Agatha Christie. Nei decenni successivi, sarebbe diventata una delle autrici più celebrate della storia, scrivendo oltre 70 romanzi best-seller e creando l’opera teatrale più longeva mai messa in scena. Il suo secondo matrimonio le portò felicità e sia lei che Max ricevettero prestigiosi riconoscimenti: Max fu nominato cavaliere nel 1968 e Agatha fu nominata Dama dell’Impero Britannico nel 1971.
Agatha Christie morì il 12 gennaio 1976, all’età di 85 anni. Con oltre due miliardi di copie dei suoi libri vendute in tutto il mondo, rimane la scrittrice di romanzi più venduta di tutti i tempi. La sua duratura eredità è una testimonianza della sua resilienza, del suo straordinario talento e della sua capacità di trasformare le avversità in trionfo.
