8 MARZO LA FESTA… a cura di Officina Creativa Aquinate

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IL CUORE DELLE DONNE
Anne Frank nasce il 12 giugno 1929 nella città tedesca di Francoforte sul Meno. La sorella Margot è più vecchia di tre anni e qualche mese. La Germania vive una grave crisi: il lavoro scarseggia, c’è molta povertà. Nel frattempo Adolf Hitler con il suo partito attira un numero crescente di sostenitori. Hitler è antisemita e addossa sugli ebrei la colpa di tutti i problemi del paese. Egli strumentalizza i sentimenti antisemitici che regnano in Germania. A causa dell’odio nei confronti degli ebrei e della difficile situazione economica, i genitori di Anne – Otto ed Edith Frank – decidono di trasferirsi ad Amsterdam. Otto avvia in questa città un’impresa che commercia in pectina, un addensante per la preparazione delle marmellate.
La pressione che i nazisti esercitano sugli ebrei continua ad aumentare. Gli ebrei devono cucire una stella giudaica sugli abiti e circolano voci che tutti loro dovranno lasciare i Paesi Bassi. Il 5 luglio 1942, quando Margot riceve la chiamata per andare a lavorare nella Germania nazista, i suoi genitori non si fidano, non credono che si tratti di lavoro e decidono di nascondersi il giorno seguente. Entrano nella clandestinità per sfuggire alla persecuzione.
Dalla primavera del 1942, il padre di Anne, con l’aiuto dei suoi ex colleghi, sta allestendo un nascondiglio nel retro dell’edificio della sua impresa al numero 263 di Prinsengracht. Qualche tempo dopo anche altri quattro clandestini si rifugeranno qui. Il nascondiglio è affollato, Anne deve essere silenziosa e spesso ha paura.
Anne inizia a riscrivere il diario, ma prima di riuscire a finire viene scoperta insieme agli altri clandestini da agenti di polizia il 4 agosto 1944 e portata via. La polizia arresta anche due soccorritori dei clandestini. Fino a oggi non si sa che cosa abbia spinto la polizia a fare irruzione nell’edificio.
Nonostante l’irruzione, una parte degli scritti di Anne sono stati conservati: due altri soccorritori salvano le carte prima che la casa sul retro venga svuotata su ordine dei nazisti.
All’inizio del novembre 1944 Anne è nuovamente deportata. Lei e la sorella vengono trasferite nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. I suoi genitori rimangono ad Auschwitz. Anche a Bergen-Belsen le condizioni sono terribili: non c’è quasi niente da mangiare, fa freddo e Anne, come la sorella, contrae il tifo esantematico. Muoiono entrambe nel febbraio del 1945 a causa di questa malattia, prima Margot, poco dopo Anne.
Otto, il padre di Anne, è l’unico dei clandestini della casa sul retro a sopravvivere alla guerra. Viene liberato ad Auschwitz dai russi e durante il lungo viaggio di ritorno nei Paesi Bassi viene a sapere che sua moglie Edith è morta. Nei Paesi Bassi apprende anche la notizia della morte di Anne e Margot.
Le pagine conservate del diario di Anne suscitano una profonda impressione in Otto. Egli legge che Anne desiderava diventare scrittrice o giornalista e che intendeva pubblicare le storie sulla vita nella casa sul retro. Gli amici convincono Otto a pubblicare il diario e il 25 giugno 1947 compare La casa sul retro con una tiratura di 3.000 copie.
Ma non è tutto: il libro è tradotto in una settantina di lingue, ne vengono tratti uno spettacolo teatrale e un film. In tutto il mondo si viene a conoscere la vicenda di Anne e nel 1960 il nascondiglio apre le sue porte come un museo: la Casa di Anne Frank. Otto partecipa alle attività della Fondazione Anne Frank e del Museo fino al 1980, anno della sua morte: si augura che i lettori del diario siano consapevoli dei pericoli rappresentati dalla discriminazione, dal razzismo e dall’antisemitismo.