La musica italiana piange la scomparsa di un grande artista, si è spento dopo una lunga malattia all’età di 80 anni il chitarrista compositore Alberto Radius.
Nato a Roma il 1° giugno del 1942, Alberto Radius ha esordito nel mondo della musica sul finire degli Anni Cinquanta con la band White Booster. In seguito, ha fatto parte per 2 anni dell’orchestra di Mario Perrone. Assieme ai fratelli Gigi e Franco Campanino, si è esibito con la band I Campanino, aprendo concerti dell’Equipe 84 nel 1965.
Alberto Radius si è poi trasferito a Milano, dove ha suonato con gli inglesi Simon & Pennies e poi con I Quelli, primo nome della PFM. Alla PFM sostituisce Franco Mussida. Proprio con la PFM Radius ha inciso le prime canzoni.
Dopo il rientro di Franco Mussida, Radius ha lasciato la PFM e, con Tony Cicco e Gabriele Lorenzi, ha fondato i Formula 3. Il gruppo incide un brano di Lucio battisti, ‘Questo folle sentimento’. Il primo album, intitolato ‘Dies irae‘ risale al 1970.
Radius, pur proseguendo la sua attività con i Formula 3, ha inciso due anni dopo il primo album da solista, intitolato proprio ‘Radius’. Nel 1974, in seguito allo scioglimento dei Formula 3, Alberto Radius ha fondato la band Il Volo, insieme con Mario Lavezzi, Vince Tempera, Gianni Dall’Aglio, Bob Callero e all’altro ex Formula 3 Gabriele Lorenzi.
Il secondo album solista di Radius si intitola ‘Che cosa sei’, poi ‘Carta straccia’, in cui è contenuta ‘Nel ghetto‘.
In contemporanea, Radius ha iniziato una carriera di session man, al fianco di alcuni dei più grandi artisti italiani, tra i quali Lucio Battisti, Mino Di Martino, Marcella Bella, Goran Kuzminac, Pierangelo Bertoli, Cristiano Malgioglio e Franco Battiato. Nel 1978 Radius ha aperto lo Studio Radius, col quale inciderà i suoi dischi successivi.
L’ultima apparizione pubblica di Alberto Radius risale al Festival di Sanremo del 2021, dove si è esibito a fianco dei Coma_Cose.