Girando tra i vari mercati dell’usato mi sono ritrovato un 45 giri con un adesivo che ha fatto riemergere dei ricordi nella mia mente e per un attimo ho avuto questa immagine nostalgica davanti a me… Vi chiederete che adesivo fosse… ebbene quello di un negozio che negli anni Sessanta attirava molto la mia attenzione, perché esponeva in vetrina i dischi di Fausto Papetti e Gil Ventura, che avevano delle copertine un po’ hard, se si può dire così. Il negozio di dischi era “Ranieri” posto a circa metà di via Sparano, poco lontano da altri due negozi che oltre ai dischi vendevano strumenti musicali : “Salvati” la cui insegna gialla con il nome del negozio emergeva in via Abate Gimma quasi all’angolo con via Sparano e la cui vetrina era piena di 45 giri e strumenti musicali; verso la fine di via Sparano, ad angolo con via Piccinni, c’era invece “Ricordi” con le sue grandi vetrine che mettevano in bella mostra strumenti musicali e apparecchi Hi-fi e che al suo interno presentava espositori pieni di dischi in vinile di vario genere. Oltre a questi, a Bari c’erano altri negozi , magari meno conosciuti, ma sicuramente importanti e forniti come” Morgese” , “ Lo Surdo” , “ La Cova” sempre situati nelle via principali della città. Ma dagli anni Sessanta ai Novanta la città di Bari si riempì di negozi di dischi: mi ricordo “Cavallo” vicino alla sede della Posta centrale in via Nicolai; “Ma.Mi “ con i suoi tre negozi in zone diverse tra via Papa Giovanni XXIII e c.so Sonnino ; “Discorama” in c.so Cavour; “Marazia” in via Carulli; “Ardimento” in via Laterza; “Good Music” situato in piazza Massari; a piazza Garibaldi c’era “Stereo dischi”, tenuto dalla famiglia Silvestri fino al 1998”; e poi c’era “Marino” . Tra i negozi di dischi che consigliavano i novelli operatori radiofonici di allora non si può dimenticare il mitico “Settenote “ in Corso Cavour, per me Tonino, il titolare, era un amico che conosceva la musica e sapeva consigliare, purtroppo la vita è amara e ci porta via prematuramente qualcosa o qualcuno. I tempi cambiano , la tecnologia è avanzata e i vinili sono stati superati dai compact disc (anche se negli ultimi anni sono ritornati in auge… per fortuna!) e si affaccia la musica compressa e Internet ci dà la possibilità di scaricare la musica dal web, mettendo così in crisi il mercato discografico e facendo chiudere molti negozi. Ma per fortuna resistono gli intrepidi, e infatti a Bari sono rimasti, oltre alla “Feltrinelli” che vende di tutto: “Wanted Record” negozio piccolino ma ben fornito di musica rock; in via De Giosa c’è “New record” piccolo negozio con una vetrina che mostra generi attuali; e infine, il più fornito di tutti, “Centro Musica”, aperto da un ex commesso di “Ricordi”, e ora gestito dal figlio Vito e dalla moglie con saggezza e competenza tali da saper sempre ben consigliare i clienti nei generi di loro gradimento ed essere in grado di soddisfare le richieste musicali piu’ strane, come spesso sono quelle dello scrivente! Certo è strano come un piccolo dettaglio faccia riaffiorare tanti ricordi del passato nella nostra mente … Ah dimenticavo: in questa società cosi avanzata a livello tecnico e così condizionata dall’e-commerce, le piattaforme online come “Ibs” e “amazon” fanno una concorrenza spietata ai negozi del territorio… ma la competenza di chi lavora a contatto con i clienti non teme confronti… Perché l’informazione viene data al cliente via orale con i dovuti suggerimenti pertanto i pochi negozi di dischi che affrontano quest’era devono essere a conoscenza di cio’ che succede nel mondo musicale visto che giorno per giorno vi sono nuove uscite e ristampe .Da notare che nella gioventu’ emergente vi è una ricerca di vinili e cd di artisti degli anni 60 in poi pertanto per molti i mercati dell’usato sono posti per trovare l’introvabile.