Non esiste un’acustica che sia d’importanza per la Musica stessa. Per compenetrarsi di Musica, bisogna entrare nello Spirito. Ed è così che l’euritmia si sperimenta nella forma; quando un Artista della Musica, passa la Porta dello Sprito, porta in seno l’armonia, che comporrà guidato dalla Volontà, attraverso il Ritmo.
Ogni essere umano sente la Musica dentro, in modo diverso; alcune persone colgono Armonia, Volontà e Ritmo, altri solo uno di questi 3 aspetti.
Certo è che ogni artista che oltrepassa la Porta, comunica la consapevole responsabilità che le note composte influenzano i pensieri e le azioni di chi ascolta. Questa è la compenatrazione dell’Antico significato della Musica, nella Vita da Vivo dell’essere umano.
Così come ci sta che in ogni fase della sua esistenza Egli danzi dentro di se note di suoni in linea con l’emozione e i pensieri del momento.
Ogni cosa è vera non perchè viena detta, ma perchè ci risuona dentro e dentro, ognuno ha la Sua propria Musica.
Difficile stabilire con certezza l’origine del Suono, o l’inizio della volontà di comporre con le note. Sicuramente i greci furono quelli che collegarono gli effetti ritmici e melodici dei suoni sull’Animo umano. Platone ed Aristotele promuovevano questa disciplina che continuò ad avere considerazione sino al Medioevo, con i canti gregoriani e monofonici. Ciò fu d’imput storico, sino alla creazione espansionistica delle orchestre, della musica scritta e dei Grandi, che diedero origine, a quelli che oggi vengono chiamati Esoteristi Musicali.
Richard Wagner, Beethoven, Franz List, Chopin, Mendelssohn, Paganini, Giuseppe Tortini, Mozart, Giuseppe Verdi (che contrastò l’idea nazista di indurre musica a 440Hz, cercando di comunicare che la frequenza pià vicina alla vibrazione della Terra, e quindi all’armonia dell’essere umano, è quella dei 432Hz) e altri, furono d’apripista ad Artisti della Musica, che oggi lo sono a loro volta, come dei padri, per i talenti di quest’era; solo per citarne alcuni: Pink Floyd, Black Sabbath, Bill Haley, Elvis Presley, Led Zeppelin, e più recenti, i Metallica, Iron Maiden, Nine Inch Nails, Depeche Mode, Michael Cretu; e questi emergenti dagli anni 80 e post, che solo alcuni saranno apri pista per le generazioni future.
Questa impronta di radice è doverosa per la PortaD’Ora; nonostante tratterà di Artsiti in Musica della Terra Sarda, è un invito universale quello di smettere di mercificare la propria immagine, come prostituti delle etichette, svendendosi per briciole di follower e like. Ciò che racconterà la PortaD’Ora sarà infatti improntato sulle proprie radici, sulle storie di artisti che non si svendono, quelli definiti non commerciali, quelli che sono fieri dei propri miti ispiranti, quelli che con disciplina e sacrificio, rendono omaggio a ciò che hanno dentro lavorando con dedizione; e non importa quanto sarà perfetto per chi ascolterà; sarà perfetto perchè intriso d’Amore e come tale verrà offerto al mondo. Loro comunque, lo offrono lo stesso.
Il Progetto con cui la PortaD’Ora andrà on air,in Raccont’Arte lunedì 7 ottobre su Italy Web Radio, dalle 18.30, si intitola 7TTFM_ Seven Tracks to Full Moon_
Mario Inghes ed Ivan Mattana hanno creato quest’Opera, quasi per “caso”, arricchendo in sperimentazione tecnica ed artistica, quello che viene definito “genere ambient”; infatti alcuni strumenti sono stati costruiti appositamente da loro, altri invece sono stati ricercati per le loro timbriche caratteristiche, sia per quanto riguarda le parti di synth, sia per le parti di chitarra. Questa messa in opera di maestria musicale, frutto anche di studio professionale, oltre che passione e dedizione, miscela ingredienti che emanano Armonia, in un ritmo che può essere collocato nella Musica Esoterica; nel senso anche del termine, che svela la Bellezza di questa Musica fuoriuscente dalla indubbia sintonia che ha unito questa squadra vincente, sperimentando e osando andare oltre l’ambient basic.
Un profumo di dark sound in sottofondo ne evince la particolarità di note di chitarra e synth, in tracce quasi irripetibili. L’ascolto con le cuffie, o come colonna sonora, o immaginandolo come Musica Regina in un palco di danzatori, o come cornice in compagnia, ne esalta la magnifica ecletticità.
Non si può non i n n a m o r a r s i di quest’opera! Ti entra dentro; rapisce e ti lascia con il sapore e la voglia di continuare a esplorare suoni dentro di te; e l’ascolti ancora, ancora e ancora.